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Il Pregiudizio della Malafede: Una Riflessione sulla Natura Umana

"Non possiamo sempre costruire il futuro per i nostri giovani, ma possiamo costruire i nostri giovani per il futuro." - Franklin D. Roosevelt


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Da piccolo, sono stato cresciuto con il consiglio di diffidare delle persone perché, secondo chi mi educava, agivano sempre in malafede e pronte ad approfittare dei miei errori per derubarmi o ingannarmi. C'era sempre un allenatore di calcio cattivo e prevenuto che non mi faceva giocare o un insegnante che mi metteva brutti voti per antipatia. Quando andavo al bar, c'era sempre il furbetto che approfittava di una mia distrazione per scavalcarmi nella fila. Questa visione negativa delle persone mi ha influenzato profondamente, rendendomi diffidente e poco propenso a fidarmi degli altri.

Con il tempo, però, ho capito che mi sbagliavo e che tutto quello che mi era stato insegnato mi aveva creato difficoltà nel relazionarmi con le persone. Ho compreso che la maggior parte della gente è buona (salvo qualche eccezione), altrimenti non si spiegherebbe come mai l'umanità abbia costruito civiltà così progredite e sia arrivata sulla Luna. Ho iniziato a osservare il mondo con occhi diversi, cercando di vedere il buono nelle persone invece di sospettare sempre il peggio.

Quando, per strada, una persona ci sorpassa con una manovra azzardata rischiando di farci andare fuori strada, la nostra prima reazione è pensare che quella persona sia cattiva e che l'abbia fatto apposta. Ma riflettendoci, quella persona forse era stanca o ha commesso un errore. Di certo non voleva mettere a rischio la propria vita e quella degli altri per cattiveria. Questo mi ha portato a considerare che, spesso, gli altri sbagliano non per malizia ma per semplice errore umano.

Quando un pizzaiolo sbaglia a fare una pizza, perché dovremmo pensare che l'abbia fatto apposta per danneggiare il proprietario, mandarlo in rovina e magari rilevare il ristorante? Molto probabilmente era stanco oppure ha commesso un errore umano. E se un cliente si lamenta che la pasta è cruda, potrebbe essere che non conosce la pasta al dente. Perché pensare che stia cercando una scusa per non pagare il conto? Questi pensieri mi hanno portato a considerare che, in molte situazioni, attribuiamo agli altri intenzioni negative senza motivo.

Questa riflessione ci suggerisce che, in caso di contrasto con le persone, sarebbe bene mantenere la calma e magari un sorriso, pensando che quella persona sta sbagliando per una semplice questione di incompetenza e non perché sta architettando chissà quale piano diabolico per danneggiarci. Ad esempio, ho incontrato persone che, pur commettendo errori, erano sinceramente dispiaciute e desiderose di rimediare. Questo ha rafforzato la mia convinzione che la maggior parte degli errori non nasconde cattive intenzioni.

Alla fine, ho imparato che il pregiudizio della malafede è solo un ostacolo alla nostra capacità di vivere in armonia con gli altri. La maggior parte delle persone agisce in buona fede e gli errori che commettono sono spesso semplici sbagli umani. Affrontare la vita con un atteggiamento positivo e fiducioso verso il prossimo non solo ci rende più sereni, ma contribuisce anche a costruire relazioni più solide e significative.

L'esperienza mi ha insegnato che vivere nella diffidenza costante avvelena le relazioni e crea barriere inutili. Abbiamo bisogno di più fiducia e comprensione reciproca per costruire una società migliore, basata sulla cooperazione e sul rispetto. Scegliere di vedere il buono negli altri non è solo un atto di ottimismo, ma una strategia efficace per migliorare la qualità della nostra vita e quella delle persone che ci circondano. Vi invito quindi a riflettere su questo e a fare un piccolo passo ogni giorno per cambiare la vostra prospettiva, perché un mondo migliore inizia da noi stessi.

 
 
 

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